Marcelle Sauvageot - Lasciami sola

Un canto. Una donna disperata richiama il suo cuore all'amore e al suo dolore. Un libro meraviglioso, scritto negli anni 30 da una donna malata di tubercolosi, che lascia il suo uomo per andare a curarsi. Ma il suo uomo un giorno le scrive una lettera, dove le annuncia il suo matrimonio con un'altra donna e le chiede la sua amicizia. L'amicizia che non ci può essere quando l'amore è ancora vero, puro, candido, prorompente. E il dolore scoppia, travolge, in modo intelligente, dotato, come un fiume in piena che non può essere domato. Le parole dell'autrice si fanno vive, taglienti. E in ogni riga si può conoscere la storia d'amore di ognuno di noi.
Scritto abilmente, in modo intelligente, prevaricante, a tratti sconvolgente. Fa riflettere, addolora, ma lascia ancora intatto quel sentimento di dignità tipico delle donne che vogliono essere prevaricate da uomini che, alla fine, dimostrano soltanto la loro profonda debolezza.
Un piccolo gioiello, da leggere pensando all'autrice (che è morta davvero di tubercolosi) e al suo amore, che è finito davvero così.

"So che non mi ami più. Con quale ridicola cura eviti di dirmelo. Non sarebbe una promessa. E tuttavia mi farebbe così bene ora che sono sola e me ne sto andando lontano, farmi cullare fiduciosa dal tuo amore. Ne ho bisogno, vorrei ritrovarlo quando tornerò guarita. La certezza che qualcuno continua ad amare e ad aspettare è un diversivo momentaneo e irrilevante per chi resta, ma una grande gioia per il malato: per lui è come se la vita che ha lasciato si accorgesse della sua assenza; il malato non riesce a capire un futuro diverso; debole e in pena per la brusca rottura col passato, ciò che domanda al dopo è di perpetuare il prima, migliorandolo"
"chiudiamo gli occhi perché l'illusione ritorni. E' come in sogno: non bisogna muoversi"
"non posso essere io a dire: ti amo. E se la persona a cui lo dico mi credesse e io invece mi sbagliassi?"
"quando non si conosce un dolore, si ha più forza per fronteggiarlo, perché si ignora la sua portata: si vede solo la lotta e si spera che più avanti arrivi un momento migliore. Ma quando lo si conosce, viene voglia di alzare le mani per chiedere grazia ed esclamare, esausti e increduli: ancora?"
"un qualsiasi nonnulla è un pretesto per piangere; una stupida frase letta sul giornale, che in altre condizioni provocherebbe solo una scrollata di spalle, getta in un abisso di commozione"
"non sarei stato capace di darvi la felicità. E' una vecchia canzone di una volta, che somiglia a un fiore secco. Fa così presto il passato a diventare una cosa vecchia? La felicità? E' una parola di commiserazione"
"certo che voglio perdere la testa, ma voglio cogliere il momento in cui la perdo, e spingere la conoscenza più lontano della coscienza che desiste. Bisogna essere presenti alla propria felicità"
"bastano uno sguardo, una parola, un silenzio a preoccuparmi...però dico: sei libero, perché non voglio costringerti a restare e tuttavia vorrei che restassi"
"mi arrabbiavo se mi sentivo particolarmente bella e tu non c'eri"
"forse faccio sorridere e do l'impressione che sia la rabbia a suscitare in me l'ironia. Ma la verità è che mi annoio a morte con tutte ste donne che parlano dei mariti"
"l'uomo per cui è fatta una donna non è forse quello per cui accetta di esserlo?"
"la vera amicizia è quando posso dire quello che penso in qualsiasi momento a una persona capace di condividere la mia felicità o i miei problemi"
"Ma lasciami: non puoi starmi vicino. Lasciami soffrire, lasciami guarire, lasciami sola. Non pensare che offrirmi l'amicizia per rimpiazzare l'amore possa consolarmi; forse mi farà piacere quando non soffrirò più. Ma ora sto male; e quando sto male, mi allontano senza voltarmi indietro. Non chiedermi di girarmi e di guardarti, non seguirmi con lo sguardo da lontano. Lasciami"
"ora mi auguri di essere felice, e sono certa che saresti persino capace di cercarmi un marito o un amante per consolarmi"
"ballare è il ritmo di vita più lieto; ballare quando credevi che non l'avresti fatto mai più è una vittoria, una grande conquista"



 Lasciami sola


Lasciami sola
Sauvageot Marcelle
Guanda, 2005
€9,00

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Nota

Questo blog rappresenta una raccolta di opinioni personali e pertanto soggettive. Le foto delle copertine sono tutte tratte da web.